(Tratto da www.lastampa.it del 24 settembre 2007)
NEWS
24/9/2007
A Roma si discute sulla Biblioteca Digitale Europea ROMA.
L’Italia ostacola la realizzazione Biblioteca Digitale
Europea. È quanto emerge dal convegno «Biblioteche
digitali europee e diritto d’autore» che si è svolto
oggi nella sede del Cide (Centro nazionale di informazione
e documentazione europea), e che ha voluto fare il punto sullo
stato dell’arte della creazione della Biblioteca Digitale
Europea in relazione alle problematiche sollevate dalla tutela
del diritto d’autore.
«
Non siamo riusciti a trovare accordi con le categorie interessate
alle quali avevamo proposto di immagazzinare presso la Biblioteca
nazionale centrale di Roma e quella di Firenze una parte selezionata
di quanto diffuso in rete», ha spiegato Luciano Scala,
direttore generale per i Beni librari e gli Istituti culturali
del ministero per i Beni e le Attività Culturali.
Nato nel 2000 dopo un accurato studio di fattibilità,
il progetto di digitalizzazione, messa in rete e dunque disponibilità di
consultazione dell’immenso bagaglio culturale europeo
ha visto ad oggi la trasposizione su formato digitale, in Italia,
di 15.000 documenti pari a 2 milioni di pagine. Eppure, la
messa in rete di testi coperti da diritto d’autore il
maggior ostacolo per l’Italia anche se grazie all’innovativa
legge sul deposito (n.106/2004) per la prima volta è possibile
che siano «oggetto di conservazione per le future generazioni
- ha aggiunto Scala - i documenti prodotti su supporto informatico
e documenti diffusi su rete».
Lo stop forte da parte delle categorie di settore è dettato «dal
timore che un deposito informatico presso un ente pubblico
potrebbe avere accessi indesiderati. La situazione nel nostro
paese è bloccata, le categorie interessate sono molto
timorose mentre noi - ha aggiunto Scala - siamo molto attenti
a che il diritto d’autore venga esercitato in tutte le
sue forme e modalità, ma stiamo attenti al fatto che
la cultura del nostro Paese, su vari supporti, possa essere
conservata e nei limiti di legge conosciuta. È necessario
dunque un dibattito più ampio affinché si trovino
forme maggiormente flessibili che permettano di garantire il
diritto d’autore, l’accesso e la conoscenza».
Previsto inoltre nella legge finanziaria 2007 un fondo di
2.200.000 euro per il 2007 e 3 milioni di euro per il 2008,
per il diritto
di prestito destinato a pagare i detentori del diritto d’autore,
per i libri contenuti nelle biblioteche pubbliche italiane,
senza chiedere ai cittadini un esborso ulteriore.
Gli editori invece hanno deciso «unilateralmente di non
incassare alcun compenso da parte dello Stato relativo al prestito
dei testi - ha sottolineato Ivan Cecchini, direttore dell’Aie
(Associazione Italiana Editori) - bensì di rinvestire
tali utili al fine di creare nuove biblioteche e servizi alla
lettura, convinti che la lettura non vada tassata».
Intanto, il progetto della Biblioteca Digitale Europea va
avanti. Il debutto è previsto per la fine del prossimo
anno con un patrimonio di 2 milioni di oggetti digitali che
diventeranno
6 milioni nel 2010.
Incerta ed in costante evoluzione appare la normativa che
regola il settore. Occorre «coinvolgere in un dibattito ampio
le biblioteche, gli autori, gli editori e gli utenti in quanto
- secondo Massimo Travostino, dell’Università di
Torino - il contesto normativo non è sufficiente ad
oggi». La normativa comunitaria concede ai singoli Stati
eventuali eccezioni al diritto d’autore. Ad oggi infatti «nelle
biblioteche italiane - ha aggiunto Travostino - non sono ammesse
copie digitali di opere a fine conservativo, a meno che queste
non siano già in formato digitale».
Esistono tuttavia possibili soluzioni che evitino il rischio
di un gap all’interno della Biblioteca Digitale Europea
delle opere coperte dal diritto d’autore come «la
predisposizione - ha suggerito Luca Martinelli, della DG Società dell’Informazione
- di un sistema di “licenze” per “opere orfane”,
ossia senza un autore o editore, e quelle fuori catalogo nonché incentivi
per i detentori di diritti d’autore». Necessaria
appare anche un’armonizzazione del diritto d’autore «nei
vari ambiti - ha aggiunto Maurizio Caminito, direttore delle
Biblioteche di Roma - che spaziano dal libro al dvd al cd nonché arrivare
ad una transazione politica tra mondo delle biblioteche e quello
degli aventi diritto per la consultazione delle opere nelle
stesse biblioteche».
http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/tecnologia/grubrica.asp?ID_blog=30&ID_articolo=3131&ID_sezione=38&sezione=News
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