email:
segreteria
email: rivista

sede:
Via Paola n. 46
tel. 06/6865535
fax: 06/6832506

00186 Roma

Convegni di interesse

(Tratto da www.lastampa.it del 24 settembre 2007)

NEWS
24/9/2007

A Roma si discute sulla Biblioteca Digitale Europea ROMA.

L’Italia ostacola la realizzazione Biblioteca Digitale Europea. È quanto emerge dal convegno «Biblioteche digitali europee e diritto d’autore» che si è svolto oggi nella sede del Cide (Centro nazionale di informazione e documentazione europea), e che ha voluto fare il punto sullo stato dell’arte della creazione della Biblioteca Digitale Europea in relazione alle problematiche sollevate dalla tutela del diritto d’autore.
« Non siamo riusciti a trovare accordi con le categorie interessate alle quali avevamo proposto di immagazzinare presso la Biblioteca nazionale centrale di Roma e quella di Firenze una parte selezionata di quanto diffuso in rete», ha spiegato Luciano Scala, direttore generale per i Beni librari e gli Istituti culturali del ministero per i Beni e le Attività Culturali.
Nato nel 2000 dopo un accurato studio di fattibilità, il progetto di digitalizzazione, messa in rete e dunque disponibilità di consultazione dell’immenso bagaglio culturale europeo ha visto ad oggi la trasposizione su formato digitale, in Italia, di 15.000 documenti pari a 2 milioni di pagine. Eppure, la messa in rete di testi coperti da diritto d’autore il maggior ostacolo per l’Italia anche se grazie all’innovativa legge sul deposito (n.106/2004) per la prima volta è possibile che siano «oggetto di conservazione per le future generazioni - ha aggiunto Scala - i documenti prodotti su supporto informatico e documenti diffusi su rete».
Lo stop forte da parte delle categorie di settore è dettato «dal timore che un deposito informatico presso un ente pubblico potrebbe avere accessi indesiderati. La situazione nel nostro paese è bloccata, le categorie interessate sono molto timorose mentre noi - ha aggiunto Scala - siamo molto attenti a che il diritto d’autore venga esercitato in tutte le sue forme e modalità, ma stiamo attenti al fatto che la cultura del nostro Paese, su vari supporti, possa essere conservata e nei limiti di legge conosciuta. È necessario dunque un dibattito più ampio affinché si trovino forme maggiormente flessibili che permettano di garantire il diritto d’autore, l’accesso e la conoscenza».
Previsto inoltre nella legge finanziaria 2007 un fondo di 2.200.000 euro per il 2007 e 3 milioni di euro per il 2008, per il diritto di prestito destinato a pagare i detentori del diritto d’autore, per i libri contenuti nelle biblioteche pubbliche italiane, senza chiedere ai cittadini un esborso ulteriore.
Gli editori invece hanno deciso «unilateralmente di non incassare alcun compenso da parte dello Stato relativo al prestito dei testi - ha sottolineato Ivan Cecchini, direttore dell’Aie (Associazione Italiana Editori) - bensì di rinvestire tali utili al fine di creare nuove biblioteche e servizi alla lettura, convinti che la lettura non vada tassata».
Intanto, il progetto della Biblioteca Digitale Europea va avanti. Il debutto è previsto per la fine del prossimo anno con un patrimonio di 2 milioni di oggetti digitali che diventeranno 6 milioni nel 2010.
Incerta ed in costante evoluzione appare la normativa che regola il settore. Occorre «coinvolgere in un dibattito ampio le biblioteche, gli autori, gli editori e gli utenti in quanto - secondo Massimo Travostino, dell’Università di Torino - il contesto normativo non è sufficiente ad oggi». La normativa comunitaria concede ai singoli Stati eventuali eccezioni al diritto d’autore. Ad oggi infatti «nelle biblioteche italiane - ha aggiunto Travostino - non sono ammesse copie digitali di opere a fine conservativo, a meno che queste non siano già in formato digitale».
Esistono tuttavia possibili soluzioni che evitino il rischio di un gap all’interno della Biblioteca Digitale Europea delle opere coperte dal diritto d’autore come «la predisposizione - ha suggerito Luca Martinelli, della DG Società dell’Informazione - di un sistema di “licenze” per “opere orfane”, ossia senza un autore o editore, e quelle fuori catalogo nonché incentivi per i detentori di diritti d’autore». Necessaria appare anche un’armonizzazione del diritto d’autore «nei vari ambiti - ha aggiunto Maurizio Caminito, direttore delle Biblioteche di Roma - che spaziano dal libro al dvd al cd nonché arrivare ad una transazione politica tra mondo delle biblioteche e quello degli aventi diritto per la consultazione delle opere nelle stesse biblioteche».

http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/tecnologia/grubrica.asp?ID_blog=30&ID_articolo=3131&ID_sezione=38&sezione=News